mercoledì 28 luglio 2010

Dee Dee celebra la Holiday

Prendo spunto dal recente concerto che si è tenuto il 22 luglio per la XXV Edizione dell'Atina Jazz 2010 della cantante Dee Dee Bridgewater per introdurre questa artista che, per gli amanti del genere non ha bisogno di presentazioni. 
Dee Dee è una delle più rinomate e raffinate voci femminili ed è considerata una delle poche eredi delle grandi interpreti del Jazz, dotata di una voce assolutamente versatile che oscilla dal sussurro all'urlo, dallo scat al pop.
La cantante ospite della serata ha presentato il suo omaggio a Billy Holiday raccolto nell'album, in uscita pochi mesi fa 'To Billie With Love: A Celebration of Lady Day', dove l'artista fa rivivere in chiave personale il repertorio della grande Lady Day. 
“Billie merita che la sua musica sia ascoltata sotto un'altra luce,” ha affermato Dee Dee  in un'intervista apparsa sul suo sito “ il mio intento non e' quello di imitarla.” Ad esibirsi insieme alla cantante c'erano Kenny Davis al basso, Craig Handy al Sax e Reeds Hans Van Oosterhour alla batteria.

Per ripercorrere la sua carriera bisogna tornare nei primi anni settanta quando si unisce  alla big band di Thad Jonel e Mel Lewis, una brillantissima e innovativa  orchestra con cui collabora fino al 1974. In seguito, la formazione musicale maturata le consente un salto di qualità  collaborando con artisti del calibro di Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Max Roach e Sonny Rollins. Nello stesso periodo partecipa al  musical The Wiz , per il quale merita un Tony Award come miglior attrice protagonista. 
Sposata al trombettista Cecil Bridgewater, comincia a raccogliere i primi riconoscimenti a livello di critica e di pubblico all'inizio degli anni ottanta, imponendosi come raffinata interprete di un vasto repertorio che spazia dagli standard alle tendenze più recenti, con un particolare apprezzamento per il suo modo di reinterpretare il repertorio di Billie Holiday e di altre grandi cantanti del passato.
Una delle sue canzoni più famose è Till The Next Somewhere (Precious Thing) (1989), cantata assieme a Ray Charles.


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venerdì 23 luglio 2010

A tribute to a Lady

Quando per la prima volta ho sentito Billie Holiday cantare, ne sono rimasta affascinata per quella sua voce intensa e fragile, la sua capacità interpretativa, lontana dalle timbriche imponenti di altre grandi interpreti. L’estensione della sua voce forse era modesta, ma con un senso incredibile dello swing. E’ stato un contatto empatico immediato, per quella sua forse inconsapevole capacità di sfiorare e raggiungere le nostre emozioni. Billie viene troppo spesso associata alla sua vita tormentata ma era una donna che cantava anche l'amore, sogno o realtà di molte donne di ogni tempo. Con le sue doti musicali e la sua sensibilità ha portato nella storia della musica un nuovo modo di cantare e molti altri artisti hanno attinto da lei.

Devo dire che raramente un’esecuzione riesce raggiungere livelli di cosi’ alta emotivita’ come in una interpretazione femminile, ed è questa qualità che ha suscitato in me l’interesse per l’universo donna nella musica.
Con questo blog intendo condividere questo mondo che coniuga sensibilità e virtuosismo, non solo con le donne, ma con tutti coloro che amano la musica, tutti coloro che hanno il desiderio di scoprire nelle interpretazioni delle più grandi artiste la sensibilità e le emozioni del pianeta donna.